lunedì 3 dicembre 2012

Pietropinto: “Il mercato cambierà la mia squadra”


Mario Pietropinto (foto Ecopress)
Francesco De Pisapia per  notiziariodelcalcio.com ha raccolto domenica pomeriggio un’intervista al tecnico della Pro Cavese Mario Pietropinto.

Terza sconfitta consecutiva per la Cavese di Pietropinto. Il volto scuro dell'allenatore a fine gara nasconde tanta amarezza non solo per il risultato negativo ma anche per il prosieguo del campionato, in quanto ha già perso una pedina fondamentale del suo gioco e questo potrebbe causare un effetto domino sugli altri componenti della rosa:

“La cosa più brutta? Nel primo tempo è come se avessimo proseguito “mentalmente“ la partita di Cosenza (persa al 96’). Appena subito il gol ci siamo fatti prendere dalla foga di voler riagguantare il risultato, prendendo delle autentiche imbarcate da 60 metri dove si aprivano delle praterie. Il terzo gol subito ne è una dimostrazione: con due passaggi sono arrivati in porta. Poi stranamente questa squadra rispetto a tante altre gare ha costruito tanto ma alla fine è il risultato quello che conta. Nella mia carriera non ho mai collezionato tre sconfitte consecutive anche se non ho fatto nulla di eccezionale, ma questa cosa mi fa uscire fuori dai “gangheri”. So che Cava de’ Tirreni non merita una tale situazione, il pubblico non merita il primo tempo che abbiamo fatto. Bisogna dare una sterzata pur consci che la realtà è brutta, ma è necessario uscirne fuori e chi non ha gli “attributi” per farlo vada via”.

All’orizzonte si profila un vero e proprio terremoto con la nuova proprietà che firmerà il passaggio ufficialmente entro mercoledì 5 Dicembre, vuoi perché molti calciatori pare siano intenzionati a cambiare aria, vuoi perché alcuni potrebbero non rientrare in una certa ottica societaria e dunque il mister pur avendo già parlato con il nuovo direttore sportivo Simonetti (ieri presente in tribuna) non sa ancora cosa gli riserverà il futuro:
"Sicuramente con il mercato che si apre perdiamo già un pezzo importante e dobbiamo recuperare. Non lavorerò nemmeno in settimana sull’aspetto psicologico, perché questo vorrebbe dire avere la stessa squadra a disposizione. Sette sono i calciatori che già ci hanno lasciato ed altri andranno via: Gambi ad esempio andrà via e sicuramente se ne aggiungeranno altri. Di conseguenza si andrà ad assottigliare ancora di più quella che è la rosa attuale. L’unica cosa che mi spaventa è che in questo momento del campionato cambiare 10-12 elementi non è una cosa semplice. Come ben sapete, a Novembre di calciatori in genere se ne prendono due o tre. Dunque bisogna trovare già gente disponibile e soprattutto gente da Cavese, da voler vincere il campionato e non gente che si trascina. C’è bisogno di gente disponibile a soffrire perché bisogna lottare dato che la situazione davanti è nera. Se tutto ciò dovesse spaventarmi dovrei andare via, ma io ne prendo atto e per questo vado avanti. Di tutto quello che è accaduto mi prendo io tutte le responsabilità, anche se tutto ho fatto tranne il tecnico negli ultimi quindici giorni. Qui sono cambiate tre proprietà e non tre società. Se ci fosse stata una società strutturata non avrei dovuto pensare ad altro. Prometto una cosa però: se dovessi io continuare qua ne usciremo fuori, non staremo la sotto in classifica, sicuro e ve lo metto per iscritto se dovesse andare come va”.

 

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