Luigi Rinaldi con la maglia dell'Albese |
Ha debuttato in maglia aquilotta nella gara pareggiata a reti inviolate al Palatucci di Noto. Luigi Rinaldi, napoletano classe '86, prova a scrivere una pagina importante della sua carriera nella valle metelliana. E' cresciuto nel Genoa, quindi ha indossato le casacche di Cararrese, Juve Stabia, Aversa Normanna, Chiavari ed aveva iniziato la presente stagione in Eccellenza Piemontese con la maglia dell'Albese. Ma Rinaldi vuole prendere in mano le redini del centrocampo metellliano e tornare a rilanciare le proprie quotazioni con tanta corsa ed anche qualità. Tuttavia, nel Genoa edizione 2002/2003 scese in campo una sola volta contro il Cosenza a Marassi, in una partita in cui gli ultras genoani pretesero che dovessero giocare soltanti giovani della Primavera, tra cui un certo Mimmo Criscito, in quanto i senatori non erano stati capaci di evitare la discesa in Serie C. C'erano 11.000 spettatori a Marassi nonostante tutto e Rinaldi, subentrato, siglò il terzo gol tra il tripudio generale. Claudio Critelli ci racconta in un suo articolo quella giornata particolare.
"Il Genoa dei ragazzini retrocede a testa alta".
il Commento di Claudio
Critelli CRONACA: E' stata la serata dell'orgoglio genoano.
Quella che ha sancito l'indelebile amore dei tifosi rossoblù verso il Grifone al
di là della retrocessione e delle sciagurate gestioni societarie che l'hanno
prodotta. La coppia Lavezzini-Torrente ha schierato nuovamente una formazione
imbottita di elementi dei gruppi facenti parte della Primavera e degli Allievi.
Il risultato è stato una gara giocata con passione e vinta meritatamente per
3-0. Il Cosenza, ormai con la testa definitivamente lontana dal campionato,
lascia mestamente la cadetteria facendosi surclassare dall'entusiasmo dei
ragazzini in casacca rossoblù e di uno stadio che, a dispetto del risultato
negativo della classifica, ha festeggiato in maniera esemplare l'avvento del
patron Preziosi e le solide speranze di rinascita che sono alle porte. Il
risultato si è sbloccato già dopo 9' con una girata di testa di Basso che,
volando più in alto di tutti ha raccolto un corner dalla destra spiazzando
Srnicek. Gli ospiti provano a pungere con Guidoni ma senza efficacia. Nella
ripresa il Genoa continua a macinare metri e persino buon gioco ed arrotonda il
risultato nei minuti finali grazie ad iniziative di Boisfer e Rinaldi. Poi c'è
solo spazio per i festeggiamenti per una tifoseria che, nonostante i tentativi
di qualcuno, rimane sempre più fiera della propria fede calcistica. Adesso,
visti i risultati della ultima giornata, e l'accoglimento del ricorso al TAR
siciliano che ha dato ragione al Catania, il campionato rimane ancora aperto.
Alle viste vi potrebbe essere persino il blocco delle retrocessioni con un
prossimo torneo cadetto a 24 squadre. Forse è poco più di una speranza ma Genoa
e Cosenza iniziano a sognare. TABELLINO: RETI: pt 9' Basso; st 86' Boisfer, 89'
Rinaldi. GENOA: Barasso, Basso, Ghomsy, Chini, Scantamburlo (st 42' Rinaldi),
Feussi, Boisfer, catalano, Colurcio (st 36' Criscito), Cardini (st 33'
Siligato), Volpe. (Ferro, Volpara, Padula, Gorlani. All. Torrente). COSENZA:
Srnicek (st 1' Occhiuzzi), Scarnato (st 31' Cicchelli), Oshadogan, Sabato,
Pippa, Tedoldi, Casale, Luciani, Antonelli, Piemontese (st 11' Gallo), Guidoni.
(Spinelli, D'Angelo. All A. Sala). ARBITRO: Nucini di Bergamo. AMMONITI: Chini,
Luciani, Boisfer e Guidoni. CALCI D'ANGOLO: 6-3 per il Genoa. RECUPERI: 0' e 1'.
SPETTATORI: 11.000 circa. NOTE: Serata calda, terreno in buone condizioni. I
tifosi genoani durante e al termine della gara hanno festeggiato l'arrivo del
patron Enrico Preziosi. CLAUDIO CRITELLI
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