L’USD
Pro Cavese con questo comunicato stampa vuole stigmatizzare in maniera netta e
deplorevole le intemperanze verificatesi allo Stadio Dino Liotta di Licata in
occasione della gara di campionato. Anzi la società metelliana in tal proposito
denuncia la totale inefficienza del servizio d’ordine predisposto per la
partita (erano presenti soltanto 3 carabinieri) e soprattutto vuole evidenziare
(diversamente da quanto riportato da alcuni organi di stampa) che gli incidenti
tra le opposte tifoserie sono stati provocati esclusivamente dagli steward al
servizio della società dell’ASD Licata Calcio 1931, che con sputi ed ingiurie
hanno provocato i sostenitori della Pro Cavese che stavano tranquillamente
seguendo le sorti della loro squadra nel settore ospiti a loro assegnato. Anzi
i tifosi metelliani hanno poi subito l’ulteriore beffa di essere stati
trattenuti all’interno dello stadio per oltre un’ora dopo il fischio finale,
mentre la tifoseria locale era già fuori dall’impianto ad attenderli. I
sostenitori della Pro Cavese sono infatti tornati a casa con i loro mezzi di
trasporto completamente danneggiati da una fitta sassaiola.
Oltretutto la partita si è svolta in un clima
assolutamente intimidatorio messo in atto dai dirigenti della società dell’ASD
Licata Calcio 1931 con un numero spropositato di steward ai bordi del terreno
di gioco (posizionati addirittura dietro la porta dell’estremo difensore
metelliano) e negli spogliatoi. Infatti, il calciatore metelliano Giovanni
Serrapica è stato colpito all’ingresso degli spogliatoi con un calcio da tergo
da uno degli inservienti della squadra siciliana.
Diversamente da quanto riportato da alcuni
organi di stampa, la tifoseria licatese con i loro steward sono stati gli unici
responsabili dell’interruzione della gara avvenuta per 9’, decretata dall’arbitro
Moraglia di Verona. Pertanto l’USD Pro Cavese stigmatizza ancora una volta gli
episodi di violenza e si rimette in tal caso alle decisioni degli organi
competenti.
Il
Presidente
Alessandro Di Marino
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