da L’Aquilotto
Alberto Urban (qui con la maglia del Genoa) segnò il gol del pareggio |
Lontano ancora dalle luci delle ribalta e da
certe rivelazioni che avrebbero lasciato il segno o qualcosa di più nella
storia dei farmaci nel calcio italiano, il boemo Zdenek Zeman creò uno dei
giocattoli più belli e con numerosi tentativi di imitazione degli Anni Ottanta.
Dal nulla o quasi nacque, infatti, nel profondo sud della Sicilia il fenomeno
del Licata, compagine che oltretutto giocava in uno stadio, il Dino Liotta, il
cui terreno di gioco risultava ancora rigorosamente in terra battuta dal colore
quasi rosso, come la calda terra sicula.
Il Licata nel 1984/85 vinse a mani basse il
Girone D della Serie C2 ed approdò per la prima volta in Serie C1. Dopo qualche
anno di assestamento, nel 1987/88 ai gialloblu siciliani riuscì di compiere un
ulteriore miracolo e tagliare anche il traguardo assoluto della serie cadetta,
sotto la guida di Cerantola, che aveva però tratto evidentemente vantaggio
dalla lezione zemaniana. Con alterne fortune il Licata frequentò la nostra Serie
B per due stagioni, per poi ritornare lentamente ma inesorabilmente nelle
divisioni inferiori del calcio italiano. Tuttavia, le imprese del Licata di
quegli anni sarebbero rimaste indelebili. Il Licata di Zeman salì alla ribalta
del calcio nazionale con un manipolo di autentici sconosciuti, che giocava però
un calcio a velocità vertiginosa, ma soprattutto genuino ed invidiabile. Il
miracolo avvenne in anticipo a Licata prima ancora che nel quartiere di Chievo,
ad Albinoleffe e a Sassuolo.
Il Licata giocò, comunque, al Simonetta
Lamberti per la prima volta nella sua storia nel Campionato di Serie C1 del
1985/86. Si era ormai a fine stagione, con la Cavese che avrebbe guadagnato un
posto nella Coppa Italia maggiore ed il Licata la salvezza da matricola
terribile. In verità il Licata aveva giocato a Cava de’ Tirreni anche nella
stagione precedente, ma in Coppa Italia di Serie C, vincendo per 1-0. Il 25
maggio del 1986, invece, in campionato Cavese e Licata impattarono per 1-1.
Segnò Irrera al 10’ e Alberto Urban pareggiò al 62’ dagli undici metri, in un
calcio d’altri tempi e con gusti diversi.
Nessun commento:
Posta un commento