giovedì 18 aprile 2013

Amarcord, Cavese-Nissa


Germano Carnevale
 Due precedenti fortunati ed una sconfitta accompagnano al memoria dei confronti tra la Cavese ed il Nissa, che negli Anni Cinquanta in verità aveva adottato la denominazione di Nissena. Il primo confronto, infatti, si registrò nel Campionato di IV Serie nel girone H del 1952/53. Un campionato molto competitivo, anticamera della Serie C, che raggruppava nell’occasione squadre campane, calabresi e sicule. Gli aquilotti prevalsero per 3-0, grazie ad una doppietta del cannoniere Willicich e ad una singola di Santoni. Gli stessi metelliani furono poi battuti a domicilio nel torneo sempre di IV serie del 1954/55 per 2-1, in una stagione tra l’altro disastrosa in cui al Cavese retrocesse.

 Il Nissa tornò a giocare nuovamente a Cava de’ Tirreni nella stagione tribolata di Serie C del 1986/87, con gli aquilotti guidati da Piccioni alla ricerca di una disperata salvezza. L’incontro decisivo del Simonetta Lamberti fu risolto ad un quarto d’ora dal termine da una rete di Germano Carnevale, particolarmente inspirato in quella stagione, tanto che realizzò 14 pesantissimi gol.

 Nato a Monte San Biagio in provincia di Latina il 19 luglio del 1963, Germano Carnevale era arrivato alla Cavese nella stagione del 1984/85, dopo aver giocato una manciata di partite con la maglia della Reggiana in Serie B. Era noto del resto al grande pubblico per essere il fratello di Andrea Carnevale, cresciuto nell’Avellino e che aveva spiccato il volo proprio nella Reggiana, prima di vincere lo Scudetto con il Napoli di Maradona e di approdare fino alla maglia azzurra. Lo stesso Andrea Carnevale fu nella sua carriera per poche ore un giocatore della Cavese (si era nell'estate del 1984), ma rapidamente ed abilmente ceduto da Ernesto Bronzetti nelle sue vorticose trattative di mercato.

 Tuttavia, Germano Carnevale ha conservato un buon ricordo a Cava de’ Tirreni, così come il fratello Andrea, che un giorno venne al Simonetta Lamberti per assistere ad una partita della Cavese in compagnia della moglie Paola Perego. Ed anche il ricordo della bellissima conduttrice televisiva è in verità quello ben saldo più di tutti nella memoria dei tifosi cavesi.

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